Con un approccio scientifico e laico, vediamo come si formano le emozioni che disturbano in modo più o meno pesante il nostro benessere quotidiano, incrinano la nostra serenità, intaccano la nostra lucidità e  abbassano il potenziale di gioia della nostra vita (sia a livello individuale che relazionale, affettivo e professionale).  La metodologia sposa le moderne tendenze della ricerca basandosi sul sodalizio tra meditazione e neuroscienze. 

Su questo come su altri piani d'indagine, infatti, scienza e meditazione sono entrambe procedimenti empirici fondati sull’osservazione. Non a caso, dal 2000 in avanti, molti scienziati che si sono occupati di emozioni hanno indagato il ruolo della meditazione nel 'sanare' i grigiori, le ansie e i furori dell'animo umano. Hanno così scoperto che

• Ai nostri vari stati emozionali corrisponde l’attivazione di parti diverse del cervello.  Hanno anche scoperto che il cervello è plastico e possiamo quindi agire sulle sue varie parti cambiando - grazie alla mindfulness -  ii nostri comportamenti mentali. In questo corso vedremo come fare. 

• Purtroppo, se una persona è triste o irritabile alla nascita, è probabile che manterrà questa tendenza per tutta la vita. È una predisposizione che - gli studi sono ancora in corso - potrebbe essere genetica.

• Per fortuna anche chi nasce con una predisposizione alla negatività ha la possibilità di invertire questa tendenza addestrandosi alla pratica di specifiche meditazioni testate nel corso delle ricerche. 

 

In questo corso vedremo proprio come, oltre a gestire le emozioni disturbanti che mettono i bastoni tra le ruote a  tutti, compresi gli ottimisti e gli allegri  'per natura',  si possono invertire anche le tendenze  che diventano persistenti in certe fasi della vita, spesso in risposta alle situazioni esterne e all'impatto destabilizzante che hanno su di noi.  Sto parlando della tendenza  all'ansia, alla rabbia, alla tristezza e alla depressione che, in modo sempre più marcato, stanno diffondendosi a macchia d'olio nella popolazione occidentale, disegnando una geografia del malessere che è collettivo e non più legato alla genetica individuale. 

In pratica, vedremo come gestire ogni stato d'animo pesante e come lasciarlo andare prima che cambi il colore del nostro animo, del nostro umore e, non ultimo, della nostra personalità. 

Aiutati da grandi Maestri spirituali, vedremo inoltre come ciò che chiamiamo 'negativo' in realtà ha sempre un seme positivo dentro di sé ed  è quello che impareremo a coltivare. Come dice il buddhismo 'no fango, no loto' ma sta a noi imparare a coltivare!